I futures sulle azioni statunitensi si sono mossi poco
Istanbul, 19 novembre (Hibya) – I futures sui principali indici azionari statunitensi hanno registrato variazioni contenute nella serata di martedì, dopo che le perdite degli indici leader negli Stati Uniti si sono accentuate a causa delle pressioni sui titoli tecnologici.
I futures legati al Dow Jones Industrial Average sono scesi di 47 punti, pari a circa lo 0,1%. I futures sull’S&P hanno perso lo 0,2%, mentre quelli sul Nasdaq 100 sono calati dello 0,3%.
Il Dow Jones Industrial Average e l’S&P 500 hanno chiuso in ribasso per la quarta seduta consecutiva, con l’S&P 500 che ha registrato la più lunga serie negativa dall’agosto scorso. Il Nasdaq Composite, a forte componente tecnologica, ha segnato la quinta seduta in calo nelle ultime sei. Il Bitcoin martedì è sceso temporaneamente sotto i 90.000 dollari, per poi rimbalzare, mentre le quotazioni dell’oro sono risalite dai minimi della settimana.
La maggior parte dei settori del mercato allargato ha chiuso in rialzo martedì, ma le grandi società tecnologiche hanno nuovamente esercitato pressione sui listini: i titoli di Nvidia, Palantir, Microsoft e Advanced Micro Devices, considerati tra i principali protagonisti del boom dell’intelligenza artificiale, sono scesi. Il fondo settoriale Technology Select Sector SPDR Fund (XLK) ha chiuso con un calo dell’1,6%. Tecnologia e beni di consumo discrezionali risultano finora i settori più deboli del mese, mentre la sanità si è distinta come il comparto con le migliori performance.
La debolezza del comparto tecnologico si è manifestata alla vigilia della pubblicazione, molto attesa, dei risultati del terzo trimestre di Nvidia, che saranno diffusi dopo la chiusura del mercato di mercoledì. Gli analisti prevedono che Nvidia, la maggiore componente del principale indice di mercato, supererà nettamente le aspettative di Wall Street e registrerà una forte crescita delle vendite grazie alla domanda robusta di chip per l’intelligenza artificiale e delle relative infrastrutture.
Negli ultimi giorni, molti investitori hanno preso profitto sui titoli tecnologici. Ciò riflette i crescenti timori che il boom dell’IA abbia spinto le valutazioni di Nvidia e di altri «hyperscaler» tecnologici a livelli difficilmente sostenibili.
Gli investitori attendono inoltre i risultati trimestrali dei grandi rivenditori al dettaglio Target, Lowe’s e TJX Companies, in uscita mercoledì mattina. In un contesto di scarsità di dati macroeconomici nelle ultime settimane – anche a causa della chiusura del governo statunitense – questi bilanci potrebbero offrire un quadro più chiaro sull’andamento della spesa dei consumatori.
Mercoledì i mercati dell’Asia-Pacifico hanno registrato un calo, seguendo le perdite di Wall Street, mentre le preoccupazioni sulle valutazioni dell’intelligenza artificiale hanno continuato a pesare sui titoli tecnologici.
L’indice di riferimento giapponese Nikkei 225 ha mostrato un andamento volatile e ha chiuso in ribasso dello 0,2%, mentre il Topix è rimasto pressoché invariato.
Il settore tecnologico ha spinto con decisione al ribasso il Nikkei 225 nelle prime battute, guidato da Advantest, produttore di apparecchiature per il collaudo di semiconduttori, le cui azioni sono scese di oltre il 4%, per chiudere con una perdita complessiva dello 0,88%. Anche il produttore di semiconduttori Renesas ha registrato un calo del 4,4%.
In Corea del Sud l’indice Kospi è sceso dello 0,54%, mentre il Kosdaq, a bassa capitalizzazione, ha perso lo 0,58%. I pesi massimi Samsung Electronics e SK Hynix hanno recuperato parte delle perdite, ma hanno comunque chiuso rispettivamente in calo dello 0,51% e 0,79%. L’indice australiano ASX/S&P 200 ha vissuto una seduta instabile e ha chiuso con un ribasso dello 0,13%.
L’Hang Seng di Hong Kong è arretrato dello 0,45%, mentre il CSI 300 della Cina continentale è salito dello 0,21%. Le azioni della società tecnologica cinese Xiaomi quotate a Hong Kong sono scese di oltre il 4% dopo che l’azienda ha avvertito, martedì, che i prezzi degli smartphone potrebbero aumentare nel 2026 a causa del rialzo dei costi dei chip di memoria necessari per soddisfare la crescente domanda di soluzioni di intelligenza artificiale.
Italy News Agency Notizia 24