L'amministrazione Trump apre milioni di acri in Alaska a trivellazioni e miniere
Washington, 3 giugno (Hibya) – Con l'ultima mossa che privilegia la produzione di energia rispetto alla tutela delle terre pubbliche, l'amministrazione Trump toglierà la protezione federale a milioni di acri di natura selvaggia in Alaska, rendendoli accessibili a trivellazioni e attività minerarie.
Secondo il New York Times, il segretario degli Interni statunitense Doug Burgum ha annunciato lunedì che revocherà l’ordine esecutivo firmato da Joe Biden a dicembre che vietava la trivellazione su 23 milioni di acri nella National Petroleum Reserve in Alaska (NPR-A).
Burgum ha parlato lunedì in Alaska insieme al direttore dell’Agenzia per la Protezione Ambientale, Lee Zeldin, e al ministro dell’Energia, Chris Wright.
Ha dichiarato che l’amministrazione Biden “dà priorità ai divieti rispetto alla produzione” e che l’ordine di Biden “mina la nostra capacità di sfruttare le risorse locali in un momento in cui l’indipendenza energetica americana è più critica che mai”.
Donald Trump, nel primo giorno del suo secondo mandato a gennaio, ha dichiarato una “emergenza energetica nazionale” e promesso una serie di ordini esecutivi a favore dell’industria dei combustibili fossili, rafforzando il suo slogan elettorale: “trivella, piccola, trivella”.
I gruppi ambientalisti temevano da tempo che l'Alaska, con le sue abbondanti riserve incontaminate di petrolio e gas, sarebbe diventata l'obiettivo principale del presidente degli Stati Uniti, e criticano le trivellazioni in un'area vitale per la sopravvivenza delle specie artiche in pericolo.
Italy News Agency Notizia 24