Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

Il Ministero degli Affari Esteri palestinese si è rivolto alla comunità internazionale, in particolare al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, all’Unione Europea, alle Nazioni Unite e alle loro agenzie specializzate, tra cui l’UNESCO, nonché alle Alte Parti Contraenti delle Convenzioni di Ginevra. La Palestina ha sottolineato che tali istituzioni devono assumersi le proprie «responsabilità legali e morali».

Nel comunicato è stato richiesto, in conformità con la Risoluzione 904 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il disarmo dei coloni e l’immediata cessazione del loro armamento. È stato inoltre affermato che Israele deve rispondere degli elementi di incitamento presenti nel curriculum educativo ufficiale.

Il ministero ha chiesto la «fine delle politiche di punizione collettiva», compresa la trattenuta dei fondi palestinesi, la «garanzia di una protezione internazionale urgente ed efficace» per il popolo palestinese e l’accertamento delle responsabilità per coloro che sono colpevoli di crimini legati agli insediamenti, violenze sistematiche, crimini di guerra e atti di genocidio.

Nella dichiarazione si avverte che l’impunità degli autori e dei responsabili di questi crimini «aumenta ulteriormente le tensioni» e indebolisce gravemente le basi della pace, della sicurezza e della stabilità nella regione.

Italy News Agency Notizia 24

 

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