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Nel comunicato si afferma che gli attacchi condotti in particolare nella zona di Bruqin e nei dintorni sono sistematici e pianificati, con l’obiettivo di costringere il popolo palestinese a lasciare le proprie terre.

«I crimini commessi dalle bande di coloni non sono casuali, ma veri e propri attacchi terroristici organizzati. La comunità internazionale non deve restare in silenzio di fronte a questa pericolosa escalation», si legge nel testo.

Le autorità palestinesi hanno rinnovato l’appello alle Nazioni Unite e a tutte le istituzioni internazionali competenti affinché si assumano le loro responsabilità per fermare gli attacchi e assicurare i colpevoli alla giustizia.