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A seguito delle iniziative di pace tra Russia e Ucraina, i future sul Brent sono scesi sotto i 63 dollari al barile, mentre i future sul West Texas Intermediate (WTI) sono calati a 58 dollari al barile giovedì, restituendo parte del guadagno superiore all’1% registrato nella sessione precedente.

Gli analisti di mercato sottolineano che l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump si recherà la prossima settimana in Russia per dei colloqui e che, qualora venisse compiuto un progresso, le sanzioni sul petrolio greggio russo potrebbero essere revocate. Persistono dubbi sul fatto che si possa raggiungere un accordo rapidamente, e si evidenzia che anche in caso di intesa l’aumento delle spedizioni russe richiederà tempo.

Nel frattempo, gli investitori seguono anche la prossima riunione dell’OPEC+ e della Russia, prevista per il prossimo fine settimana. Il gruppo aveva recentemente sospeso gli aumenti di produzione previsti per il primo trimestre del prossimo anno.

Il petrolio greggio è sotto pressione a causa delle aspettative di un eccesso di offerta, poiché la produzione continua a superare la domanda. A novembre il petrolio registra il quarto mese consecutivo di ribasso, la serie negativa più lunga dal 2023.